buoni pasto per l'anno nuovo

Acquisto buoni pasto per dipendenti nel 2023: cosa sapere?

20/12/2022

L’inizio del nuovo anno si avvicina e, oltre ai consueti bilanci, è il momento per le aziende di ridefinire i piani di welfare. Per quelle imprese che ancora non hanno introdotto il servizio dei buoni pasto per i propri dipendenti, è bene sapere che anno dopo anno il buono pasto diventa uno dei benefit più apprezzati. Tra i numerosi vantaggi, quello di lasciare autonomia al dipendente nella gestione della propria pausa pranzo, fornendo però un concreto sostegno economico, è uno dei più importanti. Senza dimenticare, però, quelli fiscali che ricadono sia sul lavoratore, sia sul datore di lavoro. Ecco perché l’arrivo del 2023 rappresenta un’occasione per prendersi cura dei propri collaboratori sia dal punto di vista professionale, sia personale. Ecco tutte le informazioni da sapere prima di acquistare i buoni pasto per i propri dipendenti.
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Il 2022 sta per volgere al termine e per le aziende è tempo di pensare all’acquisto dei buoni pasto per i dipendenti. Per fornire ai dipendenti il miglior servizio e prenderti cura del loro benessere, ecco tutti gli aspetti da considerare.

I buoni pasto rappresentano, oggi, una garanzia per poter trascorrere una pausa pranzo equilibrata. Offrire buoni pasto ai propri dipendenti, infatti, significa contribuire alla loro quotidianità con un supporto economico importante da dedicare alla propria alimentazione.
Poter usufruire di questo benefit significa trascorrere la pausa in autonomia, decidendo se acquistare i beni alimentari nei supermercati o trascorrere il pranzo in bar e ristoranti. Ecco perché si tratta del benefit più diffuso e apprezzato, sia dai lavoratori, sia dai datori di lavoro.

Con l’arrivo del 2023, quindi, le aziende che ancora non offrono buoni pasto ai propri collaboratori potranno decidere di introdurre questo benefit all’interno del proprio piano di welfare, riscontrando miglioramenti in termini di soddisfazione dei dipendenti, motivazione e clima organizzativo.

Vediamo quali sono le varie tipologie di buoni pasto, a chi si possono offrire, dove si possono utilizzare e i vantaggi fiscali di cui godono.


Tutte le caratteristiche da conoscere prima dell’acquisto dei buoni pasto per i dipendenti

I buoni pasto, ideati come indennità sostitutiva del servizio di mensa, sono voucher che possono essere forniti dal datore di lavoro ai collaboratori. Ne esistono di due tipi: quelli elettronici, dotati di chip che si presentano sotto forma di tessere, e cartacei, consegnati in un carnet composto da matrice e buono.

Il loro utilizzo è sancito dalla normativa entrata in vigore ufficialmente il 9 settembre del 2017, definendone la regolamentazione. Tale normativa ha introdotto, ad esempio, la questione della cumulabilità. Infatti, ad oggi, è possibile utilizzare fino a 8 buoni per transazione.

Dove si possono spendere i buoni pasto? Sempre secondo la normativa, chi riceve buoni pasto può utilizzarli per l’acquisto di beni alimentari presso supermercati, alimentari, bar, ristoranti e locali convenzionati, che nel caso dei Buoni Pasto Sodexo sono più di 100.000 per offrire massima libertà di scelta ai lavoratori.

Buoni pasto: a chi si possono erogare?

Le aziende che decidono di offrire questo benefit ai propri collaboratori, a chi possono garantirlo? Ad avere diritto ai buoni pasto sono i lavoratori con contratto di subordinazione full time o part time (anche se l’orario giornaliero non prevede una pausa pranzo) e chi ha un rapporto di collaborazione continuativa con l’azienda (ad esempio, i lavoratori a progetto).

Anche i lavoratori in smart working possono beneficiare di questo servizio di welfare per garantire una parità di trattamento tra tutti i lavoratori, come evidenziato dal Ministero del Lavoro con il Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile del settore privato.


Acquisto dei buoni pasto per dipendenti: tutti i vantaggi

L’acquisto dei buoni pasto per i dipendenti è una scelta vantaggiosa per entrambe le parti. Infatti, a godere degli effetti positivi quali il miglioramento del clima organizzativo, l’aumento dei livelli di soddisfazione e motivazione dei lavoratori, nonché una diminuzione dei livelli di turnover, non sono soltanto i dipendenti ma l’intero ecosistema aziendale.

Oltre a questo tipo di vantaggi, però, sono da tenere in considerazione soprattutto quelli fiscali. Infatti, i buoni pasto risultano totalmente esentasse entro la soglia di esenzione (aggiornata dalla Legge di Bilancio 2020) di 4 euro per quelli cartacei e di 8 euro per quelli elettronici. Questo significa che il datore di lavoro ha la possibilità di offrire ai collaboratori un reddito annuo destinato all’alimentazione di circa 880 euro (carnet cartaceo) e 1760 euro (elettronico) totalmente detassati.

In pratica, i buoni pasto sono 100% deducibili per l’azienda ed esentasse per i lavoratori dipendenti, rendendoli una soluzione di gran lunga conveniente. 


Acquistare buoni pasto per dipendenti: come funziona?

Cosa deve sapere, dunque, un’azienda che voglia offrire ai propri dipendenti i buoni pasto? Il sistema che permette dalle aziende di garantire questi benefit ai propri collaboratori è così strutturato: l’azienda che li ordina li acquista dalla società emettitrice, come Sodexo Benefits & Rewards  Services, per poi consegnarli ai propri dipendenti. Per quanto riguarda i buoni elettronici, il procedimento per la ricarica è semplicissimo: infatti, non è necessario organizzarsi logisticamente per la consegna poiché i buoni verranno caricati digitalmente su una card che può essere utilizzata come un bancomat per pagare la spesa o il pranzo al ristorante, permettendo all’azienda di risparmiare sui costi di spedizione.  

All’impresa, quindi, non resta che rivolgersi a un’azienda emettitrice che sappia ascoltare le richieste specifiche dell’impresa e dei suoi dipendenti. Nella scelta del fornitore, dunque, l’azienda deve considerare non solo la rete di negozi esercenti - per poter garantire ai propri collaboratori qualità e un ampio ventaglio di scelta in cui poter fare i propri acquisti - ma anche le modalità del servizio, ricercando un vero e proprio partner che sappia proporre soluzioni su misura.

Nell’articolo di oggi abbiamo approfondito il tema del buono pasto, il benefit più apprezzato da dipendenti e datori di lavoro. Oltre a trattarsi di un sostegno economico non indifferente per i dipendenti e le proprie famiglie, il sistema dei buoni pasto è anche un’incentivazione alla motivazione e all’aumento della soddisfazione dei lavoratori. Tra i diversi benefici che comporta l’utilizzo dei buoni pasto in azienda, i vantaggi fiscali sono tra i più evidenti. Ecco perché, nel 2023, le aziende non possono esimersi dal garantire questo benefit ai propri collaboratori.

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