I buoni pasto sono uno dei benefit aziendali più apprezzati dai dipendenti perché permettono di aumentare il loro potere d’acquisto e di gestire in autonomia la propria pausa pranzo durante le giornate lavorative.
I vantaggi, però, riguardano anche l’impresa che li mette a disposizione, e non sono solo di carattere fiscale. Infatti, il vantaggio si tramuta in un concreto risparmio dal punto di vista economico.
Ecco quanto costano i buoni pasto alle aziende e perché rappresentano una fonte di risparmio.
Continua a leggere per scoprire il reale costo del buono pasto per l’azienda.
La soluzione dei buoni pasto è vantaggiosa per dipendenti e azienda. Per quest’ultima, poi, il beneficio non è solo dal punto di vista fiscale ma si trasforma in un reale risparmio. Qual è, infatti, il risparmio sostenuto dalle aziende che offrono buoni pasto ai propri dipendenti?
Offrire buoni pasto ai propri dipendenti rappresenta per l’azienda un modo di dimostrarsi vicina e attenta al benessere dei propri collaboratori.
La convenienza del buono pasto, elemento fondamentale del welfare aziendale, riguarda tantissimi aspetti: la soddisfazione e motivazione dei dipendenti, l’aumento della produttività come diretta conseguenza e il miglioramento dell’employee retention. I vantaggi non finiscono qui, anzi: i buoni pasto rappresentano davvero un risparmio concreto per le imprese che decidono di offrirli ai propri dipendenti. Ma qual è il reale costo dei buoni pasto per le imprese?
Differenti tipologie di buono pasto: cosa cambia?
Le aziende possono scegliere di offrire ai dipendenti diversi tipi di buoni pasto: quelli elettronici o quelli cartacei. Tra i due le differenze sono numerose, a partire dal formato. I primi sono raccolti digitalmente in una carta elettronica, i secondi, invece, si presentano in carnet fisici che devono essere distribuiti ogni mese.
I buoni pasto elettronici sono, quindi, più pratici sia per chi li utilizza sia per l’azienda che li fornisce che, infatti, non dovrà distribuire i carnet mensilmente, né inviare per tempo i buoni ai lavoratori fuori sede o in smart working poiché il processo sarà computerizzato.
La differenza tra queste due tipologie riguarda anche i limiti delle soglie di esenzione. Come sancito dall’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), a seguito della nuova Legge di Bilancio 2020, il limite di deducibilità è sceso a 4€ per il formato cartaceo e salito a 8€ per il buono pasto elettronico. Prima di questa data, infatti, il limite di esenzione era 5,29€ per i cartacei e 7€ per gli elettronici.
I vantaggi dei buoni pasto per il datore di lavoro
Come si evince dal Decreto legislativo n. 122 del 07/06/2017, i buoni pasto comportano, dal punto di vista dell’impresa, importanti vantaggi fiscali:
- La possibilità di dedurre il costo al 100% ai fini delle imposte dirette;
- L’opportunità di detrarre interamente l’IVA al 4%;
- L’attuabilità di dedurre l’acquisto del ticket nella percentuale del 75% per ditte individuali e liberi professionisti senza dipendenti.
In questo modo, i vantaggi fiscali si tramutano in un concreto risparmio economico. Scaricando tutti i costi, infatti, il risparmio sul costo totale del buono pasto è ingente e risulta nettamente maggiore rispetto a quello che si otterrebbe fornendo un’indennità in busta paga.
E cosa succederebbe nel caso in cui un’azienda decidesse di offrire ai propri dipendenti buoni pasto dal valore maggiore dei 4 o 8 euro canonici?
Anche nel caso in caso in cui il datore di lavoro scegliesse di offrire buoni pasto dal valore che superi le soglie di tassazione, il costo per l’impresa sarebbe ampiamente sgravato. Infatti, in questa circostanza solo l’eccedenza viene tassata e sia azienda sia lavoratori continuano a usufruire dei vantaggi fiscali.
Offrire ai propri dipendenti i Buoni Pasto Sodexo, dunque, risulta una soluzione vantaggiosa: convenienti per l’azienda che può detrarli al 100% e utili per i lavoratori che potranno spenderli scegliendo tra oltre 100.000 locali e ristoranti.
Nell’articolo di oggi abbiamo visto come la soluzione dei buoni pasto risulti effettivamente vantaggiosa per l’azienda non solo da un punto di vista fiscale, ma anche economico.
L’impresa, infatti, può risparmiare offrendo buoni pasto cartacei e, ancora di più, elettronici.
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