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Gestione risorse umane: le principali priorità di oggi

03/06/2021

Con l’espressione gestione risorse umane, si fa riferimento alle attività in capo al dipartimento HR orientate al miglioramento del benessere, all’incremento delle performance e al raggiungimento degli obiettivi.
Oggi è più che mai cruciale definire una strategia che risponda alle dinamiche di mercato, per preparare l’azienda alle trasformazioni, anticipando le tendenze e promuovendo una cultura organizzativa agile.
Approfondiamo il tema nell’articolo di oggi, con uno sguardo alle nuove priorità per le HR.

I prossimi obiettivi della gestione risorse umane

Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a una trasformazione socioeconomica senza precedenti che ha coinvolto anche le dinamiche aziendali. Per rispondere al cambiamento in atto e affrontare nel migliore dei modi una situazione inattesa, si è resa necessaria un’accelerazione su diversi fronti.

Le imprese hanno dovuto rivedere le strategie interne, ristabilire le priorità e avviare progetti di digitalizzazione.

Il momento storico ha messo in luce il ruolo della gestione risorse umane, essenziale nello sviluppo di organizzazioni agili, capaci di anticipare il cambiamento. In particolare, emergono alcune attività indispensabili per rendere i processi efficaci e cogliere appieno le sfide del futuro. Vediamole di seguito!

Promuovere lo sviluppo di nuove competenze

Tra le principali priorità per il dipartimento HR, troviamo la valorizzazione di competenze e abilità, attraverso percorsi dedicati che preparino i collaboratori a cogliere le nuove opportunità.

Un approccio dinamico e proattivo offre alle imprese gli strumenti giusti per affrontare le trasformazioni del futuro, superando anche le sfide più complesse.

Guidare il change management

La gestione del cambiamento è la competenza che identifica le condizioni per favorire l’innovazione dei processi. Change management non significa modificare i processi organizzativi interni, ma porre le basi per un’evoluzione ponderata e graduale, coerente con il contesto di riferimento.

Le HR possono preparare i collaboratori al cambiamento, supportandoli attraverso soluzioni mirate e progetti efficaci. Un esempio concreto è la tendenza a offrire più flessibilità e autonomia, puntando a una maggiore responsabilizzazione rispetto alle attività.

In questo scenario, gli strumenti di welfare assumono un ruolo decisivo, perché rientrano in una strategia finalizzata all’incremento del benessere, della motivazione e delle performance.

A conferire un ulteriore significato a queste iniziative è la diffusione di una cultura digitale che permetta ai collaboratori di avere a disposizione benefit immediati e flessibili, in ogni momento. Orientarsi verso soluzioni smart è un modo per dimostrare vicinanza e offrire concreto supporto al potere d’acquisto, anche da remoto.

Il tema della distribuzione dei benefit aziendali in modalità agile è affrontato nell’articolo 20 della Legge 81/2017 che specifica come il trattamento economico e normativo del lavoro da remoto non possa essere inferiore a quello complessivamente applicato.

Un esempio è il buono pasto, di cui abbiamo parlato in questo articolo per rispondere alle domande più frequenti a proposito del suo utilizzo in smart working.

Se da un lato la digitalizzazione ha contribuito alla diffusione di benessere, attraverso strumenti immediati e versatili; dall’altro lato, si delineano i contorni di una nuova normalità.

Anche grazie all’avanzamento del piano vaccinale, molti collaboratori hanno
cominciato ad alternare lavoro in presenza e da remoto.

Nelle aziende si sta consolidando un approccio ibrido, orientato sia a una maggior autonomia rispetto ai progetti, che a una condivisione degli spazi per favorire la creatività.

In questo scenario, uno strumento pratico e versatile come il buono pasto permette ai collaboratori di godere di un pausa pranzo anche in compagnia, sostenendo così uno dei settori - quello della ristorazione - più colpiti dall’emergenza sanitaria.

Incrementare la fiducia nel management

Una delle priorità del prossimo futuro per il dipartimento HR è l’incremento della fiducia nei manager. Lo stile di leadership è un aspetto importante della gestione delle risorse umane, perché riflette la cultura, i valori e l’immagine dell’azienda.

I leader ricoprono un ruolo importante nelle dinamiche interne: sono in grado di influenzare la motivazione dei collaboratori e il clima organizzativo. È a partire da specifici modelli di comportamento che si creano legami di fiducia e rispetto.

Un leader che dà compiti da eseguire, senza coinvolgere nei progetti, potrebbe correre il rischio di generare malcontento. Al contrario, un manager che orienta le attività del gruppo verso una maggiore autonomia, dimostrando vicinanza e attenzione, si guadagnerà la fiducia e l’incremento della motivazione dei suoi collaboratori.

Anticipare le sfide del futuro

Il dipartimento Risorse Umane è impegnato anche nella definizione dei possibili scenari futuri. Avere una piena visibilità degli aspetti che condizioneranno i mercati è molto complesso.

Tuttavia, l’accelerazione della digitalizzazione ha permesso di identificare gli elementi in grado di favorire i processi di cambiamento:

Attrarre nuovi talenti

Anche le fasi di recruiting e onboarding dei nuovi collaboratori hanno subito l’impatto dalla trasformazione digitale. In alcuni casi, i processi più efficienti potranno rimanere anche nella nuova normalità lavorativa.

Oggi, le caratteristiche ricercate dai giovani talenti nelle aziende sono la tutela del work life balance, la definizione di percorsi di carriera trasparenti e la presenza di soluzioni di welfare efficaci.

Nell’articolo di oggi, abbiamo parlato delle priorità nella gestione risorse umane, approfondendo i compiti del dipartimento HR in questo scenario di forti e frequenti cambiamenti.

Tra le sfide più importanti e strategiche per un’azienda, troviamo il supporto al benessere e alla qualità della vita, elementi indispensabili per generare un circolo virtuoso di motivazione, soddisfazione dei collaboratori e performance.

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