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Pillole di welfare: smart working, lavoro da casa o modalità agile?

26/05/2020

Il concetto di smart working è entrato a far parte del lessico quotidiano di collaboratori e aziende che ne riconoscono anche l’impatto su motivazione e performance. Questa modalità di lavoro si è diffusa negli anni, spesso confondendosi con altri termini che non sono propriamente sinonimi, ma fanno riferimento a specifiche dinamiche. Scopriamole insieme, in questo nuovo articolo della rubrica Pillole di Welfare!

Definizione e caratteristiche dei concetti di smart working, lavoro da casa e modalità agile

Lo smart working è una modalità di lavoro innovativa che si è diffusa negli ultimi anni, anche grazie alla sempre maggiore maturità digitale delle aziende che hanno adottato tecnologie e strumenti innovativi, efficaci e pratici da utilizzare.

Molto spesso, questo termine è associato al telelavoro e alla modalità agile; se da un lato è vero che questi tre concetti si basano sull’idea di una prestazione lavorativa in luoghi diversi dalle sedi aziendali, è bene specificare che vi sono alcune differenze da conoscere, soprattutto se l’obiettivo della promozione di queste nuove modalità di lavoro riguarda la soddisfazione e la motivazione dei collaboratori e un conseguente deciso incremento delle performance.

La prima grande distinzione riguarda il lavoro da casa e lo smart working; il primo è una modalità che prevede l’utilizzo di strumenti informatici e telematici, fondamentali per lavorare da remoto. In questa definizione rientrano, quindi, coloro che prestano la propria attività lavorativa subordinata sulla base di accordi integrati dall’azienda e coloro che esercitano la libera professione all’interno della propria abitazione, nei casi in cui non è prescritto alcun requisito in merito a locali o apertura al pubblico. Se il lavoro da casa viene concepito, nella maggior parte dei casi, come prestazione autonoma o dipendente retribuita a ore lavorative, lo smart working promuove invece una forma innovativa, basata sulla capacità di adattamento, sulla flessibilità, sull’assenza di vincoli di luogo e di orari, e introduce l’idea di lavorare per obiettivi. Anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha posto l’accento su questi punti, con una descrizione chiara (reperibile su questa pagina) di cui riportiamo un breve estratto:

 “Lo smart working è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività”.

Per introdurre lo smart working in azienda e integrarlo per trarne i migliori benefici, non può essere sufficiente regolamentarlo a livello contrattuale, offrendo ai collaboratori la facoltà di lavorare da remoto. Al centro di questa evoluzione strategica dell’approccio al lavoro, infatti, ci sono anche le relazioni professionali, che assumono una nuova veste e rendono le comunicazioni e le operazioni snelle, funzionali, ottimizzate e smart.

Si tratta di dare una struttura più efficace alla collaborazione e all’approccio alle responsabilità, attraverso una cultura aziendale che sostenga il raggiungimento degli obiettivi e l’incremento delle performance.

Rispetto al concetto tradizionale di lavoro da casa, lo smart working si colloca all’interno di una strategia mirata, capace di fidelizzare i collaboratori supportando il work-life balance. In quest’ottica, si rivela una misura efficace nella diffusione di benessere organizzativo e nel miglioramento della qualità della vita.

La digital transformation ha dato uno slancio nuovo al tema dello smart working: grazie all’evoluzione delle tecnologie digitali, infatti, può essere unito a un concetto ancora più recente, la cultura aziendale agile.

Lo sviluppo di una struttura organizzativa agile si basa sulle competenze di change management, ovvero la capacità delle aziende di adattarsi in modo rapido e proattivo alle novità del mercato, favorendo l’evoluzione dei processi e l’adozione di nuovi strumenti di lavoro.

La modalità di lavoro agile incorpora, dunque, le caratteristiche che sono proprie dello smart working – ad esempio l’assenza di barriere, il concetto di postazioni di lavoro ibride e il coordinamento da remoto dei processi e dei gruppi di lavoro - integrando anche i principi di una cultura organizzativa efficace in cui il raggiungimento degli obiettivi venga premiato e incentivato.

Riconoscere le performance e premiarle è fondamentale, per continuare a motivare i collaboratori e incrementare le performance. Vuoi scoprire tutte le soluzioni di incentivazione che Sodexo mette a disposizione delle imprese? Prenota subito una consulenza gratuita: analizzeremo insieme i bisogni e gli obiettivi e ti aiuteremo a individuare le più adatte alla tua azienda!

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