Perché i premi di produttività sono vantaggiosi per le aziende

Perché i premi di produttività sono vantaggiosi per le aziende

05/09/2022

Con i premi di produttività si riconoscono ai propri dipendenti lo sforzo, l’impegno e le capacità impiegate nel raggiungimento di obiettivi aziendali.
Per l’impresa i premi di produttività rappresentano la soluzione migliore poiché offrono al dipendente la possibilità di scelta di fruizione.
Continua a leggere per scoprire cosa sono, cosa prevede la normativa e come, anche in questo caso, il welfare aziendale può aiutare l’impresa e i dipendenti a godere di maggiori benefici.

Nelle aziende i premi di produttività sono leve molto efficaci per motivare i collaboratori e incrementare le performance. Ecco di cosa si tratta e perché sono un vantaggio per le aziende.

Quando l’azienda ottiene un incremento di produttività, qualità, innovazione o efficienza rispetto all’anno precedente, entra in gioco il premio di produttività. Si tratta di una leva efficace per le aziende che, tramite i premi di produttività, riconoscono i risultati ottenuti condividendo il raggiungimento del traguardo con i propri dipendenti.
Ma cosa sono i premi di produttività? A chi spettano e come vengono tassati? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Premi di produttività: cosa sono?

I premi di produzione - o premi di produttività - sono compensi aggiuntivi che possono essere conferiti ai collaboratori in busta paga in aggiunta allo stipendio base, a seguito del raggiungimento di un particolare miglioramento delle performance da parte dell’azienda, ovvero di più elevati risultati in termini di innovazione, qualità e organizzazione.

I premi sono, dunque, legati a un miglioramento delle performance dell’azienda, per questo possono essere corrisposti ai lavoratori una volta all’anno, in occasione della chiusura del bilancio aziendale o in concomitanza con la presentazione dei bilanci intermedi.
 

A chi spetta il premio di produttività?

Gli interventi normativi avvenuti con la pubblicazione delle Leggi di Stabilità 2016 e 2017) hanno fatto sì che fosse possibile convertire il proprio premio di produzione in benefit e servizi di welfare aziendale, azzerando il cuneo fiscale. Come sancito dal Decreto Aiuti Bis, in linea con il Decreto Aiuti (D.L. 17 maggio 2022), sono numerose le misure per contrastare gli effetti economici della crisi internazionale, tra cui I’aumento della soglia di esenzione dei fringe benefit a 600 € per tutta la durata del 2022. Sono i commi 2, 3 e 4 dell’Articolo 51 del T.U.I.R. a individuare i beni e servizi che rientrano nelle condizioni quali buoni acquisto, assistenza per famigliari, servizi di assistenza sanitaria integrativa, polizze di previdenza, servizi di assistenza per figli a carico come baby-sitter o asilo nido.

Dunque, i lavoratori possono scegliere tra due diverse modalità per ottenere il premio decidendo se:

  • Ricevere un premio una tantum in busta paga, in denaro, soggetto a tassazione
  • Convertire il premio in voucher che permettono di usufruire di servizi di welfare aziendale

Scegliendo la seconda opzione, il premio non viene decurtato dalla percentuale delle tasse, ma anzi assume anche il vantaggio di prendere un contorno concreto a supporto della vita quotidiana.

In che modo? Magari garantendo servizi a cui un collaboratore non penserebbe di poter accedere o che non aveva mai preso in considerazione. È il caso, ad esempio, dei benefit riguardanti la previdenza integrativa o il sostegno alle spese scolastiche.

Oppure, ci si può rivolgere a una tipologia di benefit che mantiene in sé tutte le caratteristiche di comodità e flessibilità della semplice somma di denaro, ma che non deve sottostare alla tassazione.

È il caso dei buoni acquisto: si tratta di beni o servizi aggiuntivi alla retribuzione e di natura diversa rispetto ai premi in denaro, quindi, non concorrono alla formazione di reddito da lavoro.

Inoltre, sono esenti da tassazione fino al valore di €600 per tutto il 2022. 


Normativa e trattamento fiscale dei premi di produttività

Tradizionalmente, in Italia i premi di produzione vengono identificati con un surplus di denaro rispetto alla retribuzione abituale.

Secondo la normativa attuale, il premio è assoggettabile a un’imposta sostitutiva del 10% per un importo massimo di 3000€. In caso di coinvolgimento paritetico dei dipendenti, per i contratti stipulati prima del 24 aprile 2017, la soglia aumenta a 4.000€.

Sebbene si tratti di somme che possono fare comodo e contribuire a sostenere il potere d’acquisto dei collaboratori, le cifre subiscono comunque una tassazione di circa il 10%.
 

Tutti i vantaggi e l’utilità dei premi aziendali

Nella vita privata quando si raggiunge un risultato dopo impegno e duro lavoro, la soddisfazione è incontenibile. Per accrescere la propria soddisfazione, però, è necessario percepire che il proprio sforzo è stato apprezzato e riconosciuto. La gratificazione altrui, infatti, risulta come una conferma e sprona a migliorarsi sempre di più. Una dinamica di questo genere può accadere anche in azienda.

Ecco perché i premi aziendali giocano un ruolo fondamentale influendo positivamente sul clima. Quando si parla, infatti, di clima aziendale si fa riferimento alla percezione che i dipendenti hanno riguardo al proprio ambiente di lavoro. Il clima aziendale influisce in modo importante anche sulla motivazione dei propri dipendenti, sulla loro soddisfazione e quindi sulla loro produttività.

È il motivo per cui offrire premi di produzione legati al raggiungimento di determinati obiettivi è un ottimo modo per comunicare ai propri dipendenti di aver apprezzato i loro sforzi e per stimolarli ulteriormente a mettere in gioco le loro capacità e skills.

Dal punto di vista delle imprese, poi, il vantaggio si ripercuote anche su un altro piano: quello economico. Il risparmio fiscale è notevole e si ha la garanzia che il collaboratore possa scegliere un bene che giudica importante per sé e che rientri nei suoi gusti, generando un circolo virtuoso di maggiore soddisfazione, gratificazione, motivazione e performance.

Offrendo ai propri dipendenti un premio di produttività convertibile in Buoni Acquisto Pluxee, il vantaggio è duplice: i lavoratori potranno scegliere dove spendere il proprio premio tra più di 20.000 negozi e l’impresa, potrà risparmiare e beneficiare dalla soddisfazione dei propri collaboratori.

Nell’articolo di oggi abbiamo esplorato il tema dei premi di produttività. Dopo aver dato la definizione e una breve ma esaustiva spiegazione di cosa sono concretamente, abbiamo visto che i premi di produttività possono trasformarsi in una leva vantaggiosa per le imprese che decidono di concederlo ai propri dipendenti.
Alla luce, inoltre, della possibilità di trasformare il premio di produttività in welfare aziendale, quello del premio di produttività risulta una valida soluzione per incrementare i livelli di benessere aziendale e creare un clima aziendale positivo.

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