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Buoni acquisto e viaggi premio: perché offrire un viaggio ai dipendenti?

24/05/2022

Offrire viaggi o soggiorni regalo ai propri dipendenti è la soluzione ideale per guadagnare la loro fidelity e aumentarne la retention. I buoni acquisto da dedicare ai viaggi, infatti, permettono all’azienda di mostrarsi reattiva ai bisogni dei dipendenti anche al di fuori dell’orario lavorativo, avvicinandosi a livello umano ai lavoratori e agli stakeholders. Trattandosi di flexible benefit, tra l’altro, anche l’azienda ne giova a livello fiscale.
Ecco, quindi, perché i voucher viaggio sono la soluzione ideale da inserire nel paniere di benefit di un’impresa.

I piani di welfare offerti dalle aziende ai propri collaboratori sono sempre più strutturati e incentrati sul loro benessere, con un focus non solo sul miglioramento della vita dei dipendenti in ufficio, ma anche al di fuori.

Il benessere psicofisico dei collaboratori è uno degli asset vincenti di un’organizzazione, poiché contribuisce ad aumentare la motivazione al lavoro e le performance. Il benessere dei collaboratori, quindi, dovrebbe essere l’obiettivo principale nell’offerta dei benefit aziendali: i programmi di welfare che tengono conto delle esigenze dei lavoratori non solo durante l’orario di lavoro, ma anche durante il loro tempo libero sono sempre più diffusi e apprezzati.

In questo contesto, i buoni acquisto e i viaggi premio aziendali rappresentano la soluzione ideale per le aziende che li erogano, grazie al trattamento fiscale vantaggioso, e per i dipendenti, che saranno più incentivati alla fidelity nei confronti dell’organizzazione.

 

Viaggi premio aziendali: cosa sono?

I viaggi premio aziendali rientrano tra i flexible benefit che vengono erogati dalle aziende a favore dei propri collaboratori.

Come nel caso di altri flexible benefit, anche i viaggi premio aziendali consistono in buoni acquisto o voucher con importi di denaro variabile che possono essere sfruttati per l’acquisto di servizi turistici presso attività convenzionate.

 

Buoni viaggio: quali servizi possono comprendere?

Le tipologie di servizi turistici che possono essere utilizzati tramite i buoni viaggio offerti dalle imprese sono differenti. All’interno dei piani di welfare aziendale, infatti, possono essere previsti soggiorni premio, viaggi premio o l’acquisto di biglietti aerei.

L’entità del benefit, chiaramente, sarà differente a seconda di diversi fattori, tra cui il budget che l’azienda sceglie di mettere a disposizione per questo scopo ma anche dal premio di risultato che i dipendenti scelgono di convertire in benefit.

 

Buono viaggio: i vantaggi per i lavoratori

Il buono viaggio è uno dei benefit aziendali più apprezzati dai dipendenti in quanto offre la possibilità di abbassare i livelli di stress derivanti dalla routine lavorativa. Per mantenere alta la produttività, infatti, ogni lavoratore necessita di momenti di relax, così da ricaricare le pile e tornare in ufficio più motivato.

Attraverso la conversione del premio di produzione in welfare aziendale, il dipendente può quindi sfruttare la quota ricevuta attraverso l’utilizzo di voucher viaggio spendibili in vacanze, viaggi e soggiorni relax.

I dipendenti che possono scegliere di spendere i propri benefit in viaggi avranno indubbiamente vantaggi anche dal punto di vista economico poiché – come tutti i benefit aziendali – i voucher viaggio non rientrano nel reddito imponibile. Infatti, con i buoni acquisto spendibili in viaggi o soggiorni relax, il dipendente potrà godere di un importante sostegno al reddito.

Secondo l’articolo 51 del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, infatti, i flexible benefit sono esclusi dall’imposizione retributiva e contributiva per il loro intero valore nel caso in cui la loro erogazione sia prevista dalle contrattazioni collettive delle aziende del settore privato o qualora il lavoratore dipendente decida di usufruirne in sostituzione del proprio premio di risultato.

 

Perché inserire i voucher viaggio nel welfare aziendale: i vantaggi per l’impresa

Offrire ai collaboratori voucher e buoni acquisto da spendere in viaggi e soggiorni, come abbiamo visto, è una soluzione vincente per ottenere la soddisfazione e la gratificazione dei dipendenti, il modo ideale per mostrare loro il riconoscimento per il loro lavoro.

Anche l’azienda, inoltre, può trarre vantaggio dall’erogazione di buoni viaggio. Innanzitutto, offrire un piano di welfare sempre più strutturato e completo dimostra la volontà da parte dell’impresa di essere al passo con i tempi che corrono: al giorno d’oggi, trascurare i bisogni dei lavoratori non fa altro che svantaggiare l’impresa sotto il punto di vista della retention del personale, della produttività e del turnover.

Anche da un punto di vista fiscale, l’azienda non è esente dagli effetti positivi del welfare. Con l’ampliamento delle componenti escluse dal reddito di lavoro dipendente, introdotti dalla Legge di Stabilità 2016, le aziende possono godere di un risparmio di oneri contributivi e, quindi, dedurre le spese sostenute per il welfare nella determinazione del reddito d’impresa.

In questo articolo, abbiamo esplorato il mondo dei viaggi premio aziendali approfondendo i motivi che li rendono un benefit aziendale particolarmente apprezzato dai collaboratori. Abbiamo visto, contestualmente, che anche l’azienda può trarre beneficio dal punto di vista fiscale offrendo ai propri dipendenti un momento di svago e benessere per “staccare” dalla quotidianità lavorativa, incrementandone la motivazione e le performance.

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