Il benessere dei lavoratori diventa un asset sempre più importante in ambito aziendale: ricercato dai candidati che, pensando a un futuro posto di lavoro, chiedono sempre più benefit orientati alla salute psicofisica della persona.
Il piano professionale, dunque, non è l’unico aspetto di cui tenere conto in un’impresa ed è il motivo per cui le aziende devono cercare di orientare le proprie politiche di welfare al wellbeing aziendale.
Continua a leggere per scoprire come migliorarlo tramite i benefit e in particolare i buoni acquisto.
I benefit aziendali sono diventati fondamentali per ogni impresa. I lavoratori, infatti, nella scelta di un nuovo datore di lavoro tengono sempre più in considerazione le politiche di welfare e puntano a entrare a far parte di un ambiente che tenga conto del loro benessere.
Il livello di wellbeing aziendale è un fattore determinante all’interno del contesto aziendale. A incidere su di esso sono diversi elementi: il work life balance, la possibilità di crescere da un punto di vista personale e professionale, e il clima aziendale, ad esempio.
I lavoratori, dunque, ritengono sempre più importante il fatto di poter lavorare per un’impresa che si curi della loro persona non solo in quanto professionisti, ma soprattutto come individui.
D’altro canto, l’azienda, può supportare concretamente i propri collaboratori grazie a politiche di welfare aziendale studiate strategicamente per rispondere alle esigenze del proprio personale. Ecco come e perché i buoni acquisto rappresentano lo strumento ideale.
Wellbeing aziendale: cos’è e perché è importante il benessere dei dipendenti?
Quando si parla di wellbeing aziendale si fa riferimento al benessere dei lavoratori a tutto tondo. Non riguarda, dunque, solo la sfera professionale ma si tratta di un concetto che comprende il benessere della persona sotto tutti i punti di vista: sociale, finanziario, psicologico, fisico e professionale.
La tendenza in ambito aziendale, infatti, è sempre più orientata alla persona e i candidati ne sono sempre più consapevoli. Per questo, in fase di ricerca di lavoro, puntano a proporsi ad aziende che dimostrino di avere una cultura aziendale incentrata su queste tematiche. Dal punto di vista dell’impresa, inoltre, lavorare per ottenere un clima positivo, in cui i lavoratori possano sentirsi motivati e sostenuti, aiuta ad aumentare i livelli di soddisfazione dei collaboratori e, conseguentemente, i livelli di produttività.
Che cos’è l’employee value proposition?
Il tema del wellbeing aziendale e del benessere dei dipendenti è strettamente correlato all’Employee value proposition (EVP).
Con quest’espressione si intende l’insieme di quelle componenti che in azienda influiscono sul dipendente in relazione all’ambiente di lavoro, il rapporto con i propri colleghi, la retribuzione e la soddisfazione.
Si tratta, in altre parole, dell’insieme dei valori e dei benefit che l’azienda offre ai propri dipendenti attuali e potenziali.
L’employee value proposition, quindi, ha il duplice scopo di intercettare nuovi talenti e migliorare la retention degli attuali facendoli sentire valorizzati e apprezzati per il proprio lavoro.
Wellbeing e welfare aziendale
Affinché i livelli di benessere dei dipendenti siano sempre positivi è necessario che il dipartimento HR dell’impresa si muova per attuare politiche di welfare che abbiano questo specifico scopo.
I programmi di welfare, infatti, possono essere studiati appositamente per rispondere alle esigenze dei propri collaboratori. Sono numerosi i benefit che l’azienda può mettere a disposizione dei lavoratori per supportarli nella quotidianità: dai buoni pasto per la spesa ai buoni acquisto per lo shopping, l’acquisto del carburante, e altri servizi per le esigenze quotidiane.
Per creare un piano di welfare efficace, alcune aziende hanno adottato la figura del Wellbeing Manager, una figura professionale che ha tutte le competenze necessarie per aiutare l’impresa a migliorare i livelli di work life balance delle proprie risorse.
Come migliorare il wellbeing aziendale con i buoni acquisto
La soluzione dei buoni acquisto risulta essere una delle più adatte per il miglioramento del wellbeing aziendale. Il motivo è da ricondurre alla versatilità di questo benefit. Attraverso l’uso dei buoni acquisto, i dipendenti possono accedere a beni e servizi scegliendo tra negozi fisici e store digitali appartenenti alla rete di strutture convenzionate. I fringe benefit - tra cui rientrano i buoni acquisto - prevedono una soglia di esenzione entro cui il loro valore non è sottoposto a tassazione. Tale soglia è stata recentemente modificata: in linea di continuità con il Decreto Aiuti (D.L. 17 maggio 2022 n.50) e con il Decreto Aiuti Bis (Decreto Legge n.115/2022 art.12), il nuovo Decreto Aiuti Quarter (D.L. 18 novembre 2022, n. 176), che ha lo scopo di contrastare gli effetti economici della crisi internazionale, ha sancito l’innalzamento della soglia di esenzione fino a 3.000€ fino al 31 dicembre 2022. I fringe benefit aumentano il potere d’acquisto dei lavoratori e, soprattutto, permettono loro di utilizzare voucher da spendere per migliorare la propria vita personale e professionale.
I buoni acquisto, infatti, possono essere utilizzati per acquistare tutto ciò che serve per il proprio tempo libero e gli interessi personali.
Inoltre, trattandosi di voucher dal valore economico variabile forniscono un reale e concreto supporto finanziario.
In questo modo, l’azienda si dimostra vicina ai dipendenti supportandoli anche al di fuori dell’orario lavorativo. L’interesse nei confronti del benessere psicofisico dei lavoratori, poi, si trasforma inevitabilmente in soddisfazione e motivazione degli stessi, che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro positivo.
Nell’articolo di oggi abbiamo approfondito il tema del benessere dei lavoratori: per incrementarlo e aumentare i livelli di wellbeing aziendale, infatti, è necessario che l’impresa metta in atto una vera e propria strategia volta a migliorare il benessere psicofisico dei propri dipendenti.
Attraverso gli strumenti forniti dal welfare aziendale, infatti, il datore di lavoro può garantire ai collaboratori buoni acquisto da spendere in attività e servizi che migliorino la propria quotidianità.
Buoni acquisto e gift card, di valore variabile, possono essere impiegati dai lavoratori per acquistare beni in grado di soddisfare le diverse esigenze dei dipendenti.
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