work life balance

Work-life balance: a che punto siamo? Le best practice italiane

20/09/2018

Alla base dell’idea di work-life balance troviamo le soluzioni volte a creare e migliorare l’equilibrio tra le attività professionali e la vita privata dei collaboratori di un’azienda.
Si tratta di uno dei tanti strumenti che possono essere inclusi nei piani di welfare, il cui obiettivo è migliorare il benessere organizzativo, incrementare motivazione, soddisfazione e performance.
Nell'articolo che segue, vedremo quali sono i casi di successo delle imprese italiane, per darti alcuni spunti da seguire se desideri migliorare il clima nella tua azienda.

Work-life balance e performance: la relazione

Per molte aziende italiane, il work-life balance è prioritario, non solo perché hanno a cuore il benessere dei loro collaboratori, ma per l’impatto decisivo sulle performance.

Quando i pensieri sono occupati altrove, dalle preoccupazioni per un familiare anziano o non autosufficiente a carico, a quelle per i figli piccoli che devono fare i compiti, è piuttosto naturale che la concentrazione sulle attività professionali venga meno.

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Ecco allora, a seguire, alcuni esempi pratici messi in atto dall'azienda italiana che è stata premiata con il Welfare Champion 2018 assegnato dal Rapporto Welfare Index PMI: Natura Iblea.

Questa impresa siciliana, leader nel settore agricolo biologico, ha puntato sul benessere organizzativo ed è riuscita nell'intento di attrarre talenti, aumentare la retention e migliorare il coinvolgimento dei collaboratori.

Vediamo in che modo. 

Piani di formazione e sostegno all'istruzione dei figli

La premessa fondamentale è che le iniziative di welfare aziendale previste da Natura Iblea sono rivolte ai collaboratori a tempo indeterminato e a quelli stagionali, indistintamente. Sono stati attivati dei bonus per i figli al termine della scuola elementare, al conseguimento della licenza media e così via, fino alla laurea specialistica. Ai collaboratori stranieri, la maggior parte della forza lavoro nel settore agricolo, sono offerti corsi di formazione linguistica, di italiano e inglese, ma anche formazione di tipo tecnico e corsi di aggiornamento sulle normative di sicurezza.

Integrazione sociale

Proprio in virtù della forte componente straniera all'interno dell’azienda premiata per le iniziative di welfare, uno dei pilastri del suo progetto a sostegno del work-life balance è l’aiuto con le pratiche per la regolarizzazione dei collaboratori extracomunitari.

Per contribuire attivamente, Natura Iblea ha sottoscritto accordi con banche e affittuari per offrire anche una sistemazione abitativa stabile, necessaria per ottenere i permessi di lavoro.

Un bell'esempio di supporto concreto, perché spesso le difficoltà linguistiche rendono la regolarizzazione un processo lungo e complesso, se non si hanno amici connazionali che hanno già vissuto l’esperienza.

Iniziative a favore delle famiglie

Nell'esempio che stiamo considerando in questo articolo, l’azienda ragusana ha abbracciato appieno l’idea che per avere un piano welfare davvero efficace, questo vada personalizzato in base alle esigenze specifiche dei collaboratori. Per aiutare le loro famiglie, spesso lontane, a ricongiungersi, è stato offerto un servizio di supporto, con un vero e proprio addetto fornito dall'impresa che aiuta i collaboratori con il disbrigo delle pratiche amministrativo-burocratiche:

  • ricongiungimento familiare
  • rinnovo documenti di identità
  • pratiche per il permesso di soggiorno
  • documenti medico-sanitari

In un’impresa con circa il 30% dei collaboratori stranieri, è fondamentale che la concentrazione sia focalizzata sulle attività e non ci siano distrazioni o preoccupazioni dovute alla lontananza dalla famiglia.

Il supporto si concretizza poi nell'aiuto a trovare un’abitazione confortevole, a fare pasti sani e regolari, elementi essenziali per il benessere.

Altri esempi italiani

Se il work-life balance di Natura Iblea ha molto a che vedere con la provenienza geografica dei suoi collaboratori, a tempo indeterminato o stagionali, esistono molte soluzioni a disposizione delle aziende. 

Come già sottolineato, è importante considerare le esigenze, mettersi in ascolto dei bisogni e proporre strumenti capaci di rispondere in modo efficace. Le persone mediamente più attente al tema del work-life balance sono gli over 45 e le donne di ogni età.

Alcuni esempi, tra i più diffusi di soluzioni welfare? Eccoli di seguito:

  • flessibilità degli orari di ingresso e di uscita
  • flessibilità degli orari della pausa pranzo
  • possibilità di accumulare minuti e ore di lavoro per non dovere intaccare i permessi o le ferie
  • offerta di asilo aziendale
  • organizzazione di attività per i figli in estate o nei periodi di vacanze scolastiche
  • smart working
  • presenza di un tuttofare aziendale per sbrigare le commissioni al posto dei collaboratori

Ma perché tutto ciò funzioni, sono necessarie una cultura basata sulla fiducia e sull'orientamento al risultato e una strategia complessiva che valorizzi le persone e le diverse necessità nel ciclo di vita lavorativo.

Un altro caso di successo, ATM Milano, dove l’asilo aziendale è aperto non solo ai figli, ma anche ai nipoti dei collaboratori (fonte Randstad Italia). 

Per individuare i benefit più adatti alla tua impresa, occorre partire dall'analisi dei bisogni reali, per poi valutare le migliori soluzioni tra quelle a disposizione.

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